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L’insetticida del MESSIA
Riassunto
Questo insetticida naturale è il risultato di una mia ricerca durata molti anni; essa era finalizzata a trovare un insetticida che fosse letale per QUALSIASI INSETTO, ma che per l’essere umano fosse così innocuo da poter essere perfino bevuto o mangiato.
Esso è stato identificato nell’ALCOOL ETILICO a 95° del tipo Purissimo e Buongusto, in vendita presso qualsiasi supermercato per fare in casa liquori o frutta sotto-spirito.
Tale insetticida va usato mediante comuni spruzzatori da giardino.
Esso è l’unico che uccide istantaneamente zanzare, mosche, vespe, anche mentre volano.
Gli scarafaggi, colpiti da un getto di tale alcool etilico muoiono dopo una decina di secondi.
Ragni, centopiedi, scorpioni, bagnati dall’alcool etilico, cadono a terra tramortiti ed immobili, cosicché possono essere facilmente uccisi anch’essi avvalendosi di comuni mezzi ausiliari (una scopa, una scarpa, eccetera).
La necessità di un nuovo tipo di insetticida
Gli insetti sono animali che, generalmente, hanno sempre ostacolato il benessere dell’uomo: ora è giunto il momento in cui l’umanità può liberarsi di essi.
Sin dall’antichità si è cercato di eliminarli, ma finora l’essere umano non ha trovato mezzi idonei per poterlo fare.
È notorio che nella attuale epoca moderna esistono molti tipi di insetticidi, ma è notorio pure che, per svariati motivi, gli insetti continuano a tormentare l’umanità.
Ho dunque ritenuto di affrontare le difficoltà connesse al problema, esaminandolo nei suoi tipici aspetti.
Innanzi tutto, gli insetticidi sono sostanze chimiche che, essendo in grado di uccidere gli insetti, potrebbe creare danni anche alla salute umana.
Peraltro, il fatto che in certi casi tali insetticidi siano costituiti da sostanze naturali, non lo trovo affatto tranquillizzante, giacché in natura esistono anche veleni potentissimi: sia prodotti da erbe (cicuta, belladonna, ecc), sia prodotti da animali (ragni, serpenti, eccetera).
Per vari anni, ho dunque cercato un insetticida che fosse sicuramente innocuo alla salute e che fosse efficace su tutti gli insetti.
Alla fine, tale ricerca ha consentito di trovare tale insetticida ideale che cercavo.
Esso è l’Alcool (certe volte è scritto con una sola O), ovvero l’alcool etilico, o etanolo, o spirito. Esso è la stessa sostanza naturale presente nei vini, nelle birre, nei liquori; essa viene generata in modo naturale e spontaneo dalla fermentazione di sostanze zuccherine.
Una sua tossicità può derivare solo dall’ingerirne quantitativi eccessivi, come quando ci si ubriaca con vino, birra e liquori.
Caratteristiche dell’Alcool Etilico
Per un suo uso come insetticida, tale alcool etilico deve essere usato nella sua massima gradazione: 95°. Tale gradazione esprime la massima concentrazione industrialmente producibile a bassi costi; in essa, 95° sta ad indicare il 95% di alcool ed un restante 5% di acqua.
Nonostante la sensazione di bruciore provocata dall’alcool, tali gradi alcolici non hanno alcun riferimento con i gradi che misurano la temperatura.
Questa citata concentrazione a 95° è quella con cui l’alcool etilico purissimo e incolore come l’acqua, è usualmente venduto in qualsiasi supermercato per usi alimentari.
L’uso che comunemente viene fatto di esso è quello per conservare "sotto spirito" amarene, ciliegie e altra frutta; oppure, per fare da soli liquori in casa usando frutta varia (limoni, arance, noci, eccetera).
Tale alcool etilico a 95° è generalmente associato alla parola PURISSIMO.
Oppure, alla parola BUONGUSTO: tale parola è codificata per indicare una sua produzione industriale mediante fermentazione e distillazione (da vino, barbabietole, canne da zucchero, frutta e altri prodotti agricoli).
L’alcool etilico, inteso come prodotto chimico in senso vasto, ha un grande impiego nell’industria; pertanto si sono trovati vari modi di produrlo, allo scopo di ottenerlo a costi sempre più bassi.
Esso è tuttavia una sostanza pericolosa sotto vari aspetti, cosicché si è cercato di ridurre tale sua pericolosità almeno in base al suo uso: alimentare oppure no.
L’alcool etilico viene pertanto venduto con proprietà differenti:
Puro e ad uso alimentare, gravato da accise (tasse statali) che lo rendano costosissimo (circa 13 euro al litro) al punto da scoraggiarne l’uso; tale tassa è presente anche sui liquori, il cui pagamento è attestato dalla tipica fascetta cartacea di sigillo statale posta sui tappi delle bottiglie;
Tossico e di odore nauseante, colorato generalmente di rosa, per usi industriali: per esempio, come combustibile, come disinfettante e sgrassante per le pulizie domestiche. Tale versione velenosa ha un costo bassissimo (circa 1 euro al litro), perché è priva della citata tassa statale gravante sui prodotti che contengono alcool alimentare.
Per ridurre ulteriormente i costi, tale alcool ad uso non alimentare ha generalmente una gradazione inferiore (per esempio 90° di concentrazione anziché 95°).
Tale alcool tossico è facilmente riconoscibile: non solo dalla sua colorazione e dalla sua puzza, ma anche dal fatto che nella etichetta dei suoi contenitori c’è scritta la parola DENATURATO, per specificare che su di esso sono stati aggiunti prestabiliti veleni e sostanze sgradevoli (codificati come denaturanti di Stato) atti ad impedire un uso alimentare.
Ciò premesso è dunque ovvio che, se si dovesse usare l’alcool etilico come un insetticida che costi poco, in ambienti all’aperto, lontani da cibi e da persone, senza timori di macchiare le cose, è vantaggioso usare l’alcool etilico di tipo denaturato.
Se invece si dovesse usare l’alcool etilico all’interno della casa, se lo si dovesse spruzzare su cibi, se non si volessero respirare odori sgradevoli e tossici, se lo si dovesse usare per pulire e disinfettare stoviglie o piani di appoggio per cibi, allora si dovrebbe usare solo Alcool Etilico Purissimo Buongusto.
Benché tale alcool etilico alimentare possa sembrare molto costoso, in realtà esso costa meno dei comuni insetticidi; esso infatti non solo è molto efficace, ma può esser usato direttamente sull’insetto, evitando dispersioni.
Attenzione a non confonderlo con l’alcool METILICO il quale è molto tossico: per tranquillità va obiettivamente detto, però, che esso non è generalmente in vendita nei supermercati alimentari.
Tornando a considerare l’alcool etilico alimentare, esso è incolore ed ha un leggero e gradevole odore naturale; esso lo si può liberamente spruzzare perfino sugli alimenti, senza alcun timore di renderli tossici.
È come se in tali alimenti ci versassimo un bicchierino di liquore.
Tale alcool etilico purissimo è infatti addirittura prodotto (in quantità ovviamente trascurabili) dallo stesso organismo umano.
Premesso doverosamente quanto sopra, l’alcool etilico lo considero il miglior insetticida che esista, sia perché efficace su tutti gli insetti in cui l’ho sperimentato, sia perché costa poco, sia perché è tossico solo se ingerito in elevate quantità: genera infatti il famoso coma etilico a cui sono soggetti coloro che si ubriacano con vini, birre e liquori.
Io personalmente lo uso come insetticida da molti anni, e tengo uno spruzzatore di alcool in ogni stanza della casa, anche per operazioni di pulizia o igienizzazione delle cose.
Peraltro, tale alcool etilico alimentare, ha la proprietà di lenire o far scomparire i tipici bruciori o fastidi derivanti da punture già subìte: è sufficiente bagnare con abbondante alcool un fazzoletto di carta o di stoffa e con questa parte bagnata di alcool strofinare forte la zona della puntura.
Contrariamente a quanto viene generalmente detto da altri, il forte sfregamento crea un maggiore afflusso di sangue sulla zona che ha subìto la puntura e quindi di tutti i propri anticorpi a difesa dell’organismo.
Tale azione è coadiuvata nel contempo dall’azione che l’alcool etilico assorbito dalla pelle svolge sui fattori patogeni inoculati dalla puntura dell’insetto (per esempio, zanzara).
Indispensabili avvertenze
Vanno tuttavia osservate scrupolosamente le seguenti precauzioni:
non deve assolutamente essere spruzzato sugli occhi perché, oltre ad essere dolorosissimo, potrebbe creare gravi danni alla vista;
essendo l’alcool etilico un prodotto infiammabile, esso non deve essere spruzzato su alcuna fiamma, ed essere posto con il suo contenitore sempre lontano da qualsiasi fiamma, perché i suoi vapori altamente infiammabili potrebbero raggiungere fiamme poste nelle vicinanze del contenitore;
non deve essere posto a portata di mano dei bambini o di persone irresponsabili;
va preventivamente verificato se danneggia le piante e/o i fiori su cui si intende spruzzarlo;
si deve sempre ben considerare che l’alcool etilico è un solvente e, come tale, potrebbe reagire chimicamente su alcuni tipi di tessuti, su alcune superfici di mobili pregiati, alcune materie plastiche, su alcuni pavimenti delicati danneggiandoli.
A SEGUITO DI TALI CHIARI AVVERTIMENTI, DECLINO OGNI RESPONSABILITÀ PER UN EVENTUALE USO IMPROPRIO O MALDESTRO DI QUALSIASI TIPO DI ALCOOL ETILICO DA PARTE DI CHIUNQUE.
Il necessario abbinamento con uno spruzzatore
Gli insetti generalmente si spostano velocemente, cosicché si deve essere in grado di colpirli con uno spruzzo di alcool etilico appena li si vede; uno spruzzo da intendersi come un getto di liquido, paragonabile a quello delle pistole ad acqua, usate come giocattoli dai bambini.
Va qui precisato che l’uso dell’alcool etilico come insetticida richiede l’impiego di spruzzatori che creino un getto di liquido capace di raggiungere distanze di circa 3 metri. Tali spruzzatori sono del tipo commerciato per un loro uso in giardino, oppure per spruzzarsi addosso acqua nebulizzata al fine di raffreddarsi durante le calure estive. Tali spruzzatori comuni sono dunque progettati per nebulizzare il liquido e non per gettarlo a tre metri di distanza.
Ciononostante, con la loro immancabile ghiera di regolazione molto svitata, possono creare tale getto di liquido, con cui poter investire insetti che si trovino sui soffitti delle stanze.
Tali spruzzatori sono del tipo azionato dalle quattro dita della mano, per esercitare grande energia di spruzzo. Essi devono essere scelti con attenzione, per accertarsi che abbiano la seguente ulteriore proprietà.
Essendo l’alcool un liquido che evapora facilmente, lo spruzzatore impiegato deve comprendere una usuale ghiera di regolazione dello spruzzo (girevole per variare il tipo di nebulizzazione) che sia capace di bloccare completamente lo spruzzo.
In altri termini, lo spruzzatore da impiegare deve avere la citata ghiera che possa essere serrata fino a tappare il foro di spruzzatura (azionando il grilletto non si deve verificare lo spruzzo).
Ciò allo scopo di evitare che l’alcool, evaporando, svuoti il tubetto verticale di aspirazione che convoglia l’alcool alla testa dello spruzzatore, dove c’è il dispositivo di pompaggio a grilletto.
In caso di tubetto svuotato, quando si aziona lo spruzzatore, sono richiesti un paio di azionamenti a vuoto, prima che esso emetta gli schizzi voluti; tali azionamenti a vuoto necessari per riempire il tubetto interno, fanno sprecare un tempo che potrebbe risultare prezioso nel caso si debba colpire un insetto che si sposti velocemente.
Invece, serrando la ghiera per tenere tappato lo spruzzatore, è sufficiente svitare un po’ quest’ultima mentre si impugna lo spruzzatore e, al primo colpo, è già pronto il getto di alcool per colpire l’insetto.
Gli insetti vanno in questo modo uccisi come se si avesse in mano una pistola ad acqua, sparando uno, due, tre, tutti i colpi necessari per centrare l’insetto, investendolo con uno spruzzo di alcool.
Uno spruzzo che deve esprimere una massa liquida, giacché se l’insetto viene colpito da alcool nebulizzato (cioè mescolato a molta aria) potrebbe conservare energia per sfuggire.
Ciononostante, alcuni insetti volanti potrebbero essere trattati in due fasi: prima investendoli con una nube che riduca le loro possibilità vitali e, poi, investendoli con il getto liquido per la loro eliminazione definitiva, ottenuto con un maggiore svitamento della ghiera nebulizzante.
L’idea di uccidere un essere vivente potrebbe non piacere a qualcuno: a me, per esempio, non piace. Anche uccidere una formica mi crea istintivamente repulsione, sofferenza morale, perché vorrei che essa vivesse tranquilla e felice la sua vita.
Lo stesso fastidio me lo provocano le scene di violenza animale tra preda e predatore, che sono generalmente presenti sui documentari di vita selvaggia.
Purtroppo però se vedo un ragno, un centopiedi, uno scorpione, li considero pericolosi per la mia vita e preferisco ucciderli, piuttosto che saperli liberi di girarmi vicino, specialmente di notte, mentre dormo al buio.
Anche perché, alcune volte, mi sono svegliato con delle misteriose e fastidiose punture di insetto.
In ogni caso, un insetto verso cui ho una tolleranza-zero è la zanzara: appena ne vedo una, afferro il mio spruzzatore ed inizio la caccia di essa.
La zanzara, se viene colpita muore subito. A volte però si può mancare il bersaglio e la si vede svanire per effetto dei suoi astuti voli diversivi. In questi casi non bisogna arrendersi: bisogna cercarla, snidarla dagli anfratti in cui è andata a nascondersi, fino ad essere certi di averla eliminata. Altrimenti, tale zanzara sarà lì in ogni momento a pungerci; altrimenti essa sarà lì a sputare nella ferita che ci ha procurato trapanandoci la pelle, per impedire la coagulazione del nostro sangue allo scopo di succhiarne a più non posso. Peraltro, tale zanzara lo fa trasmettendoci potenzialmente malattie delle persone a cui aveva succhiato il sangue in precedenza: gli esperti che in televisione dicono il contrario non sono credibili, perché se dicessero il contrario sarebbero incriminati per procurato allarme.
Le zanzare sono visibili, hanno un volo relativamente lento, possono essere annientate con facilità: quello che finora mancava all’umanità era un insetticida adatto ed uno spruzzatore adatto.
Adesso ve li ho indicati: andate in giro con il vostro spruzzatore di alcool etilico e, appena vedete una zanzara, che si ferma oppure che stia volando, sparategli un getto, due getti, tre getti, fino a colpirla.
Contribuirete a salvare l’umanità dal flagello zanzare!
Con uno spruzzo di alcool etilico può essere ucciso qualsiasi insetto: formiche, cimici, vespe, calabroni, mosche, scarafaggi, coleotteri, pesciolini d’argento, eccetera.
Differenti resistenze dei vari tipi di insetti
Un discorso a parte va fatto per i ragni (di qualsiasi grossezza) e di altri insetti analoghi (scorpioni, centopiedi…): tali pericolosi insetti potrebbero avere una certa resistenza all’alcool.
Tuttavia, benché tali insetti non vengano uccisi subito dall’alcool, di sicuro non ne traggono giovamento. Questo fatto ci consente di organizzare una loro caccia che avvenga in due fasi, ed eventualmente con mezzi differenziati.
Nel senso che un ragno che stia sul soffitto di casa, quando viene investito da uno o più getti di alcool, cade a terra tramortito: se lo si lasciasse libero, esso potrebbe avere energie per fuggire, nascondersi, recuperare vitalità.
La lotta contro tali insetti velenosi va dunque fatta con una iniziale irrorazione di alcool che sia abbondante e con una successiva azione conclusiva. Tale azione conclusiva va effettuata mentre essi sono menomati dall’azione dell’alcool, e la si può eseguire schiacciando tali insetti con ciò che vi è più comodo e disponibile: con il piede, con una scopa, con un giornale o altro (preventivamente predisposti prima di attaccare il citato grosso insetto velenoso con l’alcool).
Per gli altri tipi di insetti non c’è storia: anche grossi scarafaggi, colpiti da un getto di alcool etilico, muoiono in una decina di secondi.
Le vespe volanti cadono al suolo immediatamente.
Lo stesso vale per ogni tipo di mosca e per le grosse puzzolenti cimici.
Va notato che l’uso dell’alcool etilico alimentare costituisce l’unico rimedio contro le mosche che ronzano attorno ai cibi: si può infatti ucciderle anche mentre sono posate sul cibo. Infatti, in primo luogo l’alcool etilico alimentare effettua una completa disinfettazione della mosca da esso bagnata e del cibo in cui essa era appoggiata; in secondo luogo, l’alcool etilico alimentare non avvelena il cibo su cui potrebbe essere stato spruzzato. Ribadisco per ulteriore chiarezza: sui cibi va spruzzato solo l’Alcool Etilico Purissimo Buongusto ad uso Alimentare, e non certo l’alcool denaturato preposto alle pulizie domestiche!.
I pericoli dell’Alcool Etilico
Da quanto finora detto è emerso che l’alcool etilico puro, o alimentare, potrebbe costituire la soluzione mondiale contro gli insetti nocivi di qualsiasi tipo, compresi quelli portatori di gravi malattie: la zanzara, la mosca tze-tze, e tanti altri sui quali invito ad una sperimentazione sistematica per il bene della collettività umana.
Infatti, l’alcool etilico ha un costo bassissimo, è un ottimo disinfettante, è letale per qualsiasi insetto, non avvelena l’ambiente.
L’impiego dell’alcool etilico puro o alimentare come insetticida ha in sé, tuttavia, un grave inconveniente; un inconveniente che deve essere preventivamente eliminato.
L’alcool è infatti già usato nel mondo per ubriacarsi, e crea per questo fatto gravi problemi sociali, tra i quali la guida automobilistica in stato di ebbrezza.
Detti attuali problemi sociali sono, peraltro, riferiti ad un uso dell’alcool etilico che è reso estremamente costoso dalle tasse statali che gravano su di esso.
Figuriamoci dunque se, al fine di favorirne l’uso come insetticida, si dovessero consentire agevolazioni fiscali volte ad abbassarne il costo!
È quindi ovvio che l’impiego dell’alcool etilico come insetticida è un fatto vantaggioso solo negli àmbiti delle normative vigenti: ovvero, tasse enormi sull’alcool alimentare e veleni "a go-go" sull’alcool denaturato per uso non alimentare.
A meno che, ora che ho evidenziato le miracolose capacità insetticide dell’alcool etilico, io possa con ciò aver stimolato altre menti pensanti, alla ricerca di soluzioni migliori di quelle attuali.
Bisogna cioè conciliare le seguenti esigenze:
l’alcool non deve essere tossico
l’alcool non deve essere bevibile
l’alcool deve avere un costo basso
Ai chimici ed ai politici l’ardua risposta!
Probabilmente una soluzione potrebbe consistere nell’attuare una vendita, di alcool etilico alimentare senza tasse, in modo personalizzato e registrato su banca dati (schedatura), affinché si possano conoscere le quantità usate da chiunque e tassarle adeguatamente nel caso che il quantitativo comperato induca a pensare ad un uso differente da quello di insetticida.
In ogni caso, l’impiego dell’alcool etilico come insetticida costituisce un fatto utile per gli usi personali.
Ovvero, se dovessero esserci insetti non graditi nella vostra casa, compratevi uno spruzzatore adatto ed una bottiglia di alcool etilico purissimo buongusto a 95° (anche se ciò comporta pagare una tassa di oltre 10 euro): tali insetti non vi daranno più fastidio.
A scanso di equivoci, tuttavia, ricordatevi sempre che l’alcool etilico è infiammabile ed irritante, per cui tenetelo sempre lontano dai bambini e dalle fiamme.
Inoltre, non spruzzatelo sui tessuti o sui mobili o superfici delicate, se non dopo aver verificato che non li danneggia esteticamente.
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