Menu principale:
w w w . p s i c o s t a s i a . i t
L’ambiente è TUTTO CIO’ CHE NON È IL SINGOLO INDIVIDUO.
Ognuno di noi è un’entità posta in un ambiente che NON È NOI.
Tale AMBIENTE è formato dallo spazio, dalle cose, dai suoni, dal calore, dagli odori, dagli
animali, da altri esseri umani, da ciò che questi possiedono, dal significato delle parole, da
tutto ma proprio tutto ciò che non è noi stessi.
Si ha pertanto sempre e soltanto un confronto tra l’individuo e l’ambiente.
L’individuo è la vita, la sensazione di esistere; l’ambiente è invece il suo contrario, la sua
negazione, le sue difficoltà di vita, la morte.
Tale confronto è lotta per la sopravvivenza; una lotta che può esprimersi anche
nell’adattamento a certe regole, nella fuga salvifica, ma che resta sempre e soltanto una
lotta: un confronto tra le forze vitali dell’individuo e le forze mortali con cui l’ambiente gli
consuma le sue possibilità di vivere.
Questo fatto è direttamente integrato nella stessa forma dei corpi. Infatti, essa esprime
sempre il modo in cui l’individuo ha strutturato la distribuzione delle sue risorse vitali, per
fronteggiare le molteplici espressioni della distruttività ambientale. Si ha, pertanto, che
l’ambiente viene sempre valutato dall’individuo per capire le tre seguenti quantità:
“quanto” tale ambiente è pericoloso;
“quanto” tale ambiente consente all’individuo di essere libero;
“quanto” tale ambiente gli consente di lottare.
Queste tre proprietà ambientali (di pericolo, di libertà e di lotta) vengono integrate
nell’individuo rispettivamente nell’asse orizzontale trasversale (direzione destra – sinistra),
nell’asse verticale (alto – basso) e nell’asse orizzontale longitudinale (direzione avanti –
dietro). Per semplificare, si può tuttavia dire che un ambiente capace di impedire
all’individuo di lottare, oppure di costituirgli un pericolo, oppure di limitargli la sua libertà è,
in ogni caso, un AMBIENTE FORTE. Pertanto, indipendentemente dalla direzione
posseduta, qualsiasi asse ambientale è sempre identificabile in ragione della sua FORZA. In
tal senso, qualsiasi ambiente potrà essere: molto debole, debole, forte, molto forte. In
base a tale criterio, e per motivi pratici di analisi, è opportuno dividere l’estensione del
“campo ambientale” riportato sui citati tre assi ambientali del pericolo, della libertà e della
lotta, in varie parti; per esempio, nelle seguenti parti:
AMBIENTI DEBOLI
AMBIENTI MEDI
AMBIENTI FORTI
Tratto da "I SIGNIFICATI DEL VOLTO"
© Copyright Poeta Rolando 2000. Tutti i diritti sono riservati.