info@poetarolando.com

info@poetarolando.com
cell. 33 43 53 93 63
info@poetarolando.com
cell. 33 43 53 93 63
info@poetarolando.com
cell. 33 43 53 93 63
info@poetarolando.com
cell. 33 43 53 93 63
Vai ai contenuti

8.

NUOVA VERSIONE

RIVEDUTA E CORRETTA IL 5 NOVEMBRE 2021


LA VERA CAUSA DELLE GUERRE

Riassunto

Come si può vedere anche dalla attuale situazione mondiale, ovunque ci sono guerre in atto, ovunque si preparano le guerre future. Ciò è dovuto al fatto che non si conosce la VERA causa delle guerre, ma si ritiene che siano dovute ad interessi economici o alla smania di potere dei politici.
In realtà queste sono cause che, per il fatto che non sono evitabili, dimostrano di essere solo apparenti, derivate da altre cause più profonde.

La vera causa delle guerre sta nella presenza di esseri parassiti ultraumani (Divinità varie… Alieni degli UFO) in universi ultradimensionali, che traggono la loro alimentazione  dall’energia psichica che viene emessa dagli esseri umani quando soffrono e quando muoiono di morte violenta.


La REALTA’ non è assoluta, ma relativa al grado di complessità della materia che la percepisce e la crea.

La materia presente nell’universo ha innumerevoli aspetti, ognuno dei quali percepisce solo la realtà da essa creata.
La materia è soggetta a cicli evolutivi che la portano a complessità sempre maggiori.
La materia costitutiva dell’uomo è l’espressione materiale più evoluta o complessa che noi conosciamo, perché si possono conoscere soltanto le “cose” meno evolute di noi, cioè inferiori a noi, meno complesse di noi perché create da noi stessi.
In effetti, esistono realtà materiali molto più evolute dell’essere umano; delle realtà che l’uomo non può né vedere, né capire, proprio perché non è arrivato ad un grado di complessità materiale che consenta di crearle.
Considerando che l’evoluzione dell’uomo è paragonabile ad un “percorso” che la vita ha seguito partendo dalle forme degli animali unicellulari, è lecito fare il seguente paragone.
Un viaggiatore può appurare l’esistenza solo delle cose che ha visto passando; egli invece non può conoscere le cose dei luoghi non ancora raggiunti e che non ha pertanto ancora potuto vedere.
La stessa possibilità di ipotizzare almeno alcune caratteristiche di tali cose potrebbe essere ardua, e comunque proporzionale alle sue “esperienze” di viaggiatore.
Oltre il mondo conosciuto dall’uomo, esistono sulla Terra ulteriori invisibili mondi di altri esseri: dei mondi in cui lo spazio ed il tempo hanno densità differenti da quelle che creano le nostre tre dimensioni. A seguito di ciò, tali spazi non sono compatibili con il nostro concetto di solidità degli oggetti (altezza, larghezza, lunghezza), per cui la materia di essi non è integrabile nei nostri sensi e ci risulta pertanto inesistente.
Un esempio generico di tale concetto di realtà dipendenti dalla densità della materia è offerto dalla realtà percepita dagli uccelli, dagli animali terricoli, e dai pesci. Gli uccelli si muovono nell’aria che ha una densità mille volte minore rispetto alla densità dell’acqua in cui si muovono i pesci. Gli animali terricoli a loro volta hanno una realtà che deriva dal loro appoggio al suolo che è solido e che è pertanto, costituito da una materia (le rocce) più evoluta (chimicamente più complessa dell’aria e dell’acqua) che è più densa (peso specifico) e creatrice degli animali di massima superiorità di cui l’uomo è l’esempio-limite.
Nota ben. In questo esempio sono stati considerati i gas, i liquidi, i solidi; in base alle mie scoperte, i gas costituiscono l’aspetto più involuto della materia, i solidi costituiscono l’aspetto più evoluto, i liquidi costituiscono un aspetto (o livello) intermedio. Il concetto di evoluzione deriva dal fatto che l’evoluzione o aumento di complessità fisica e chimica deriva da una emissione di calore: infatti per acquisire la solidità del ghiaccio l’acqua deve essere raffreddata (privata del suo calore), così pure i gas per diventare liquidi devono perdere il loro calore creato da apposita compressione.
I citati esseri ultra-evoluti, come tutto e tutti, devono mangiare. Per gli esseri con livello evolutivo poco maggiore rispetto a quello attuativo dell’umanità il loro cibo è l’uomo.
Più precisamente, è la nostra energia psichica, che viene emessa quando il nostro corpo biologico soffre e quando muore.
Per “energia psichica” si intende l’energia fisica, strumentalmente non rilevabile, la quale è complementare all’energia elettromagnetica con cui essa sta in equilibrio: le sue forze sono centrifughe ed antagoniste alle forze centripete dell’energia elettromagnetica.
Tale energia psichica crea la cognizione esistenziale e costituisce pertanto l’essenza della vita. La sua acquisizione costituisce lo scopo dell’alimentazione, intesa in ognuno delle sue innumerevoli espressioni universali.
Le guerre sono determinate dagli “UFO”  a questo scopo.
Prima della caduta dello Scià di Persia, furono avvistati UFO sopra Teheran; prima della disgregazione dell’URSS furono avvistati UFO a Mosca; prima della guerra jugoslava furono avvistati gli UFO della Madonna (!) a Medjugorie.
Da sempre la Storia antica e moderna riporta che, prima delle grandi battaglie (si scrive battaglie, ma si pronuncia “carneficine”) erano presenti nel cielo strane luci od oggetti volanti indefinibili.
Ovviamente l’umanità non sa giustificare la loro presenza e diventa pertanto ovvio ignorare la loro concreta esistenza. Da un lato perché ipotetici esseri ultra-umani (Demoni, Angeli, Fantasmi, Divinità, UFO) non hanno alcuna necessità di evidenziare la loro presenza e, da un altro lato, il fatto di poter conoscere l’essenza di esseri superiori ed invulnerabili, sarebbe solo deleterio. Si pensi alle galline, ai maiali, alle pecore, alle mucche: forse capiscono che quel certo contadino che si prende cura di esse, lo fa per poi mangiarsele?
Ma un paragone particolarmente corretto è il seguente, nel quale si confrontano sue “mondi”: il mondo subacqueo dei pesci, ed il nostro mondo superiore che si sviluppa nell’aria. Si pensi a dei pesci del mare che vedano una barca, o una nave, o un sommergibile, o un palombaro, o un sommozzatore: essi non potranno mai capire che tali “incredibili” cose che vedono appartengono ad un “altro mondo”. Figuriamoci poi che cosa potrebbero capire altri pesci ai quali fossero raccontate storie di motoscafi dalla velocità per loro impossibile!
Tali “cose strane” che tali pesci vedono, peraltro, sono cose che non sono importanti per le loro necessità del vivere quotidiano, e pertanto per essi non vale la pena neanche considerarle; tutt’al più potrebbero pensare a qualche fenomeno naturale innocuo o contro il quale in ogni caso non si può fare niente (un atteggiamento simile cioè a quello dell’uomo nei confronti degli uragani, dei terremoti, della grandine....). Per tali pesci un sommozzatore con le pinne è semplicemente un “pescioide”, come per noi gli alieni sono “umanoidi”.
Un sommergibile è per essi  una cosa strana, incomprensibile, ma comunque innocua, priva di importanza.
Se non fossero così inferiori come sono, invece, tali pesci capirebbero che se esiste un sommergibile, se esiste un palombaro, è perché esiste un mondo di esseri umani.
Esseri umani che per nutrirsi si cibano anche di essi pesci.
Conta ben poco che tante navi, tanti sommozzatori o palombari siano stati visti da essi pesci senza “esserne mangiati”. Ma noi ben sappiamo che la parte più pericolosa dell’uomo per un pesce non è certo la bocca; infatti è ben poco probabile che un sommozzatore in immersione riesca ad addentare un pesce vivo. Non per questo il pesce ha ragioni di ritenere innocuo l’uomo.
L’essere umano usa infatti barche-pescherecci per disporre artatamente delle reti, mediante le quali può catturare e quindi far morire innumerevoli pesci. Tali pesci muoiono senza vedere né i pescatori, né le loro barche; muoiono senza minimamente capire né chi li uccide, né perché vengono uccisi.
Se poi riuscissero a vedere i loro carnefici (si pensi alle tonnare, nelle quali i tonni vengono fiocinati nella camera della morte) difficilmente avrebbero modo di raccontarlo; ancora più difficilmente verrebbero creduti, ed ancora più difficilmente potrebbero informare del pericolo gli altri pesci.
Il pericolo per essi pesci, dunque, non è diretto; nel senso che non è conseguente alla visione di “pescioidi” ( i sommozzatori) o di UFO-navi-pescherecci: il pericolo è indiretto, e legato a ciò che tali cose implicano.
Ciò che tali cose implicano è, per esempio, l’esistenza di esseri umani superiori ad essi pesci; oppure, altra implicazione, la possibilità che tali esseri umani siano responsabili di “strani incidenti”, a seguito dei quali milioni di pesci vengono intrappolati ogni giorno da reti, per finire poi nella pancia di esseri umani: esseri umani che il merluzzo, diventato poi uno squisito Bastoncino Findus, non vedrà mai!
E’ ben chiaro che, anche prendendo coscienza di tali realtà esistenti oltre il loro mondo, i pesci potrebbero fare ben poco per cambiare il loro destino.
L’essere umano, tuttavia, è posto ad un gradino evolutivo più in alto, e qualcosa potrebbe fare per migliorare il proprio destino.
La possibilità di poter fare qualcosa oppure no, tuttavia, non è legata alla possibilità di superare i limiti intellettivi dell’uomo, bensì alla volontà degli esseri ultra-umani (Quelli che le religioni chiamano Dio).
La cultura umana è infatti manipolata da tali Esseri Ultra-umani che, mediante giornali e televisione, stabiliscono cosa l’uomo deve ritenere giusto e logico per essere apprezzato dalla società in cui vive. Ovvero immettono sulla scena pubblica personaggi adeguati, potenti, idonei a fare ciò che essi Ultra-uomini vogliono che sia fatto in termini di moda, di economia, di politica, di guerra.
Anche a livello scientifico, fanno progredire certi settori (per esempio l’elettronica) mentre mantengono fermi altri settori: per esempio la Psicologia che, ancora oggi come millenni or sono, non è capace di modificare i meccanismi automatici della gioia e del dolore umano.

                                                                                                                                                          
© Copyright Poeta Rolando.   Tutti i diritti sono riservati.








Torna ai contenuti